Tour de France 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Christophe Laporte (Jumbo-Visma): Il francese regala alla Jumbo – Visma l’ennesima perla di questa Grande Boucle. Dopo un Tour a completo servizio dei capitani, il transalpino riceve oggi una giornata di libertà da Wout van Aert (Jumbo-Visma) e non sbaglia, andando a prendersi la vittoria di tappa con un’azione di grande classe. Il classe 1992 esce dal gruppo ad un chilometro e mezzo dalla conclusione per riportarsi sui tre attaccanti e poi lanciare una volata lunga a 500 metri dal traguardo, con un’accelerazione che lascia sulle gambe tutti i rivali. Suo anche il merito di aver regalato alla Francia la prima vittoria di tappa di questo Tour.

Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix): Ancora un bel risultato per il belga a questo Tour de France. È lui, infatti, a vincere la volata del gruppo, anche se vale solo per la seconda piazza vista la grande azione di anticipo di Laporte. Il classe 1998 dimostra comunque anche oggi di esserci sempre, grazie alla sua capacità di resistere ai finali un po’ più complessi e movimentati e di sprigionare grandi velocità allo sprint. Con una vittoria di tappa e altri tre podi dimostra di essere il più regolare tra i velocisti di questa Grande Boucle, come certificato anche dal secondo posto nella classifica della Maglia Verde.

Alberto Dainese (Team DSM): Dopo la vittoria di tappa ottenuta al Giro d’Italia, l’azzurro è andato anche al Tour de France convinto di poter fare bene e i risultati gli stanno dando ragione con una condizione che sembra crescere sempre di più. A dimostrazione di questo c’è il terzo posto odierno su di un arrivo tutt’altro che banale che chiarisce come il classe 1998 abbia oramai raggiunto una consapevolezza e una maturità tale da poter lottare con i migliori sprinter al mondo. Quello di oggi è stato il primo podio per lui alla Grande Boucle e la mente è già a Parigi dove proverà ancora a giocarsi le sue carte.

FLOP

Caleb Ewan (Lotto Soudal): Quello odierno sulla carta sarebbe stato un arrivo perfetto per il miglior Caleb Ewan, ma l’australiano non è riuscito ad andare oltre alla decima posizione. Se consideriamo che qualche giorno fa sembrava difficile immaginarlo anche solo al via di questa tappa visti i problemi riportati dopo una caduta, anche questo dovrebbe essere visto come un buon piazzamento, ma da un velocista come lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Adesso manca solo la tappa di Parigi per invertire la tendenza di un Tour de France che ha visto la sua squadra lavorare tanto, mentre lui ha raccolto ben poco.

Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl): La benzina sembra essere finita nel serbatoio del classe 1996. Dopo aver faticato tanto per superare i Pirenei indenne e rimanere dentro il tempo massimo, oggi il nativo di Gorinchem non riesce a tenere le ruote del gruppo principale quando cominciano le accelerazioni e si stacca arrivando sul traguardo in grande ritardo. Vedremo se riuscirà a riprendersi in vista dell’arrivo dei Campi Elisi a Parigi.

Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco): La squadra lavora sodo per lui, con anche Michael Matthews che si sacrifica per la sua causa. L’arrivo si rivela, però, forse un po’ troppo duro per il classe 1993 che non riesce a inserirsi veramente nella lotta per il successo di tappa (o per il secondo posto vista la grande azione di Laporte), chiudendo settimo. Con il senno di poi sarebbe forse stato meglio invertire le parti in casa BikeExchagne, con il neerlandese a sacrificarsi per il compagno di squadra australiano.

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